28 aprile, giornata mondiale per la salute e la sicurezza

28 aprile, giornata mondiale per la salute e la sicurezza

La sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale in ogni settore professionale, che non dev’essere mai trascurato.

Ancora oggi gli incidenti e le morti sul lavoro sono fenomeni sin troppo frequenti: i dati dell’Inali nel 2019 parlano di mille decessi sul posto di lavoro, e di 56.556 denunce di malattie professionali.
Emerge, perciò, che la sensibilizzazione su questo argomento, insieme alla promozione di soluzioni per la sicurezza dei lavoratori è essenziale: per questo il 28 Aprile è stata istituita la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

La prevenzione è l’obiettivo principale e la formazione, insieme all’informazione, sono i mezzi principali perché questa si concretizzi.
Tutto ciò è stabilito dal Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, che elenca le misure generali di tutela, che dovranno poi essere integrate con altre misure specifiche per le categorie di rischio in cui si rientra.

Le misure generali di tutela

Le misure generali di tutela di cui si parla nel Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro sono state pensate sia per i datori di lavoro che per il personale, in quanto ognuno deve essere ben consapevole ed informato sui codici di condotta necessari per mantenere sicuri i luoghi di lavoro.

È inoltre previsto che entrambe le parti si muovano nella stessa direzione, vigilando gli uni sugli altri, per la corretta applicazione delle normi vigenti, e per assicurare una costante ricerca per la limitazione dei rischi, a cui ne consegue una maggiore tutela. 

Queste misure valgono per ogni settore professionale, sia questo pubblico che privato, e comprendono tutte le disposizioni d’emergenza riguardanti il primo soccorso, antincendio, evacuazione, etc.; stabiliscono l’obbligo di sostituzione di tutte le attrezzature vecchie e danneggiate, e di una corretta formazione del personale, in modo che abbia la giuste capacità e competenza per l’utilizzo delle strumentazioni; le manutenzioni di ambienti ed impianti; e molto altro.

Le misure generali di tutela riguardano, perciò, tutto ciò che occorre fare per mettere in sicurezza l’ambiente di lavoro e mantenerlo tale, fornendo anche le giuste informazioni in modo che ognuno possa svolgere le sue mansioni con le giuste competenze ed attenzioni.

A queste verranno aggiunte delle disposizioni studiate a seconda delle categorie di rischio in cui rientra ogni settore lavorativo.

Le categorie di rischio

Il primo passo da fare è quello di stabilire e valutare quali sono i rischi che si incorrono negli ambienti di lavoro: un impiegato in un ufficio e un operaio in una fabbrica lavorano in due realtà differenti, per cui il secondo caso necessiterà di un piano di sicurezza diverso e più curato rispetto al primo.

I rischi si dividono in:

  1. Rischi per la salute: si tratta di tutti quei rischi che sono causati dall’esposizione a sostanza nocive e tossiche, ad agenti chimici pericolosi per la salute, radiazioni, rumori, etc.
  2. Rischi per la sicurezza: questi comprendono i rischi di natura infortunistica, ovvero ciò che può essere causato dalle attrezzature o da carenze strutturali.
  3. Rischi trasversali: i rischi trasversali riguardano l’organizzazione del lavoro (es. turni massacranti), fattori psicologici, fattori ergonomici, complessità delle mansioni, etc.
RIKO expert
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Crediamo nella necessità di diffondere la Cultura della SICUREZZA unendo le forze con chi - come noi - crede negli stessi principi. 

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